24 Aprile 2025
La recente Direttiva del 23 gennaio 2025, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 31 marzo, ha introdotto importanti chiarimenti su un tema molto attuale per gli enti locali: l’utilizzo dei residui PNRR, ovvero le somme non spese derivanti dai finanziamenti erogati con il modello a lump sum.
Molti soggetti attuatori – in particolare i Comuni – si trovano oggi con risorse residue nei propri bilanci, legittimamente acquisite ma non integralmente utilizzate, a seguito della conclusione con esito positivo dei progetti finanziati nell’ambito della digitalizzazione della PA.
La Direttiva interviene per guidare l’impiego di queste risorse in modo coerente con gli obiettivi del PNRR, sottolineando che – pur in assenza di vincoli formali – il loro utilizzo strategico rappresenta una buona prassi da promuovere attivamente.
Secondo il testo ufficiale, le risorse residue possono essere riutilizzate da tutti i soggetti che:
La Direttiva chiarisce che tali fondi non sono soggetti a un vincolo di destinazione e possono essere iscritti in bilancio secondo le regole ordinarie. Tuttavia, l’invito esplicito è a reinvestirli in progettualità coerenti, in grado di consolidare e rendere sostenibili gli interventi avviati con il PNRR.
Tra le raccomandazioni principali della Direttiva, troviamo:
Gli enti che si trovano in questa situazione possono utilizzare le risorse residue per:
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Tutte le soluzioni sono:
Inoltre, il team ISWEB offre supporto operativo per identificare le soluzioni più adatte allo stato digitale dell’ente, aiutando a fare scelte mirate, efficaci e sostenibili.
In conclusione, i residui PNRR rappresentano oggi un’opportunità concreta per gli enti locali: un’occasione per completare, potenziare e rendere durevoli nel tempo i progetti di innovazione già realizzati.
Grazie alla Direttiva 2025 e alle soluzioni digitali disponibili, è possibile dare valore a ogni euro ricevuto, con benefici reali per l’ente e per la cittadinanza.
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